Il libro di Morgan – Le letture del sabato

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Per recensire questo libro è stato necessario sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d’onda del suo autore. Per cui scrivo ascoltando in sottofondo Mamouna di Brian Ferry.
Io e Morgan non abbiamo molto in comune dal punto di vista musicale, tranne qualcosa come i Duran Duran e i Depeche Mode.

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iCade Arcade Cabinet for iPad – La mia recensione

iCadeiCade è un prodotto davvero singolare, ma per questo decisamente affascinante.

Prodotto dalla ION Audio LLC, con sedi in UK e USA, azienda conosciuta soprattutto per prodotti come il giradischi USB, iCade riproduce un arcade cabinet in miniatura per giocare con iPad.

Per chi non sapesse cos’è un arcade cabinet, si tratta di una di quelle enormi macchine votate all’estorsione di monetine in cambio di una partita a videogame che si trovavano nelle sale giochi negli anni ’80.

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I 10 strumenti indispensabili per uno sviluppatore iOS

iOS_Development_tipsLa pigrizia degli sviluppatori (e così la mia) è abbastanza proverbiale.
Essi tendono a riusare il codice quante più volte possibile e spesso cercano degli strumenti che consentano di rendere il proprio lavoro meno tedioso. Per quanto riguarda la piattaforma per cui mi capita principalmente di sviluppare software (iOS, il sistema operativo dell’iPhone per chi non fosse pratico), devo dire che esiste un sottobosco di utility, applicazioni e tweaks mica da ridere.
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AverMedia Live Game Portable – Recensione

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Molto spesso mi capita di voler condividere le mie partite su console con il resto del mondo per questo e per qualche motivo in più che vi dirò dopo, ho osservato il mercato dei Game Live Recording and Sharing Devices (in verità la definizione è volutamente e ilaramente pomposa, ma non è quella esatta, non so come si chiami la categoria).

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“Quando farò il mio primo milione”

La frase che sento pronunciare più spesso dagli startupper è sempre questa.
Per essere chiari da subito. Non ce l’ho con gli startupper, né penso che la frase sia di per sé motivo per un j’accuse. Ma vorrei fornire uno spunto di riflessione a partire da questa.

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I superstiti di Ragnarok – Le letture del sabato

i_superstiti_di_ragnarok

Uscito per la colonna “Urania” per la prima volta nel ’76, “I superstiti di Ragnarok” di Tom Godwin è un libro di fantascienza a cui a primo acchito non davo una lira. Acquistato in una bancarella di Lucca insieme ad un’altra decina per qualche spicciolo, è stato una vera sorpresa.

Il libro, circa 130 pagine, parla di come 4000 esseri umani, catturati e resi schiavi da esseri extraterrestri, i “Gern“, siano stati trasportati e abbandonati su un pianeta ostile, Ragnarok.

Sebbene su Ragnarok l’aria fosse rarefatta, la gravità fosse una volta e mezzo quella terrestre ed il pianeta popolato da belve feroci e assassine, sul punto di estinguersi, questo sparuto manipolo di uomini, muore sì, ma cerca di adattarsi. E nel farlo l’autore ci consegna quella che secondo me è una visione romantica, ma fondamentalmente realistica dell’approccio dell’essere umano alla vita.

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Installazione e configurazione di DNSmasq su QNAP

Come vedremo in una prossima recensione, già un po’ di tempo mi trovai nella necessità di acquistare un NAS per uso personale. La mia scelta ricadette sul QNAP TS-219 con due bay e delle caratteristiche di tutto rispetto, nonché basato su GNU/Linux.

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Shellshock su QNAP. Verifica e rimozione del malware

shellshockerOgni tanto capita qualche sfiga. Capita anche ai migliori. Bash per esempio è la shell di default su praticamente qualunque sistema GNU/Linux. Lo è dalla sua nascita, fai una quindicina d’anni va’.

Da qualche tempo è uscita fuori una vulnerabilità grave di Bash (Bourne Again Shell) che consente ad un malintenzionato con una particolare sequenza di caratteri di scalare la piramide dei privilegi di un sistema a cui non ha accesso. Continue reading

Testare se la vostra macchina è vulnerabile a Shellshock

Solo un veloce tip per verificare se la vostra macchina è immune o no a Shellshock. Se non sapete di cosa si tratta, leggete qua.

Aprite una console o un terminale se siete su GNU/Linux e digitate quanto segue:

curl https://shellshocker.net/shellshock_test.sh | bash

Dovrete verificare che il risultato sia questo:

 % Total    % Received % Xferd  Average Speed   Time    Time     Time  Current
                                 Dload  Upload   Total   Spent    Left  Speed
100  2632  100  2632    0     0   2484      0  0:00:01  0:00:01 --:--:--  2485
CVE-2014-6271 (original shellshock): not vulnerable
CVE-2014-6277 (segfault): not vulnerable
CVE-2014-6278 (Florian's patch): not vulnerable
CVE-2014-7169 (taviso bug): not vulnerable
CVE-2014-7186 (redir_stack bug): not vulnerable
CVE-2014-7187 (nested loops off by one): not vulnerable
CVE-2014-//// (exploit 3 on http://shellshocker.net/): not vulnerable

In caso alcune di queste voci siano in rosso e settate a “vulnerable” dovrete fixare al più presto digitando:

curl https://shellshocker.net/fixbash | sh

nel vostro terminale, vi verrà chiesta la password.
È tutto: ora dovreste essere protetti.
😉

Fonte [Shellshocker]